CACAOWEB-STREAMINGDB

Siete stufi di cercare link per streaming e trovare questa immagine???




Una valida alternativa per guardare streaming senza problemi è dato dal sito http://www.streamingdb.net/




Dopo aver scaricato cacaoweb ed averlo installato ( http://cacaoweb.softonic.it/)

recatevi sul sito ed ecco tutto lo streaming che volete.

Credo sia una valida alternativa!!!:-) .Ciao a tutti!!!

DRIVER GENIUS 11 CRACCATO!!!

Dato che una delle mie tanti passioni è la tecnologia,riprendo un post che avevo scritto in precedenza per un altro blog...

Salve a tutti,ecco DRIVER GENIUS 11
Avete appena formattato un pc ed avete problemi di driver???
Ecco questo programma è meraviglioso ,ricerca i driver mancanti,li scarica e li installa.
null

Lo potete scaricare da qui http://www.mediafire.com/?w1cbd836pduh5pl
Aprite il file e noterete due tasti...Installa e crack...
Prima tramite il tasto installa ,installerete il programma.Una volta fatto cliccate sul pulsante crack e selezionate come percorso la cartella dove avete installato il programma.Una volta fatto ,dovrebbe partire il programma e potrete scaricare tutti i drivers a voi necessari.Un saluto.Se riscontrate problemi fatemi sapere.
:-)

Bianco o Nero!

Mentre facevo pulizie nella mia ,ormai in disuso, libreria ...ho trovato un raccoglitore che in prima pagina portava uno scritto.Uno scritto che mi ha fatto molto riflettere e ,pur essendo tale raccoglitore molto vecchio,mi sono stupito di quanto in fin dei conti le cose non cambino!
Bianco o Nero:

E così arrivò anche l'epoca in cui il Capo del Mondo decise di togliere i grigi. Ma solo dalle città. I ragazzi non lo seppero subito, i ragazzi erano al mare. Fu quando tornarono. 
Toccò ai ragazzi ritirare la lettera in casella. C'era tanto di timbro del Comune, roba da incuriosire anche loro. 
Incominciava con un fraterno "Caro concittadino". Seguiva una serie diindicazioni sul come. 
E cioè: i cari concittadini avrebbero potuto decidere tra due soluzioni soltanto. O A o B. O bianco o nero. Niente grigi, niente mezze misure. 
Niente cacche di cane e piccioni sul sagrato? Bene, via tutti gli animali dalla città. Non più rondini, neppure un gatto a giocare con il filo. 
Traffico difficoltoso o inquinante? Via tutto. Si torna a camminare. Sei ore a piedi da periferia a periferia. 
Troppa poca luce nelle strade? La città illuminata a giorno. 
Lavavetri? Neanche l'ombra. Una sola razza. tutti gli uomini uguali. Ma uguali proprio: stesso naso, stessa bocca, stesso colore degli occhi. E tutti che ci vedono benissimo, affanculo gli occhiali. 
Obbligo di fare amicizia nei condomìni, dove la gente finalmente si caga. Dirimpettai che ti entrano alle tre di notte soltanto per prendere una bustina di camomilla. Senza bussare. Se qualcuno sgarra e ti ruba mille lire, pena di morte. Se tu ti ribelli e non lo fai entrare, pena di morte. 
Niente grigi. Via i muri. Le case di vetro. Esagerare, via i tetti. 
Basta pioggia che allaga le strade. Non più una goccia. Molto sole. Anche di notte. Sole a svelare ogni angolo della città. 
E donne bellissime, perfette, tutte uguali, identiche. E uomini perfetti e identici alle donne. E le donne agli uomini. 
Lavoro.Tanto lavoro, per tutti. Ventiquattr'ore al giorno. Oppure gioco, uguale. Ininterrotto, fino allo sfinimento. Ma quale sfinimento?? 
Salute totale o morte, mai un dubbio, certezze inequivocabili. 
La lettera diceva proprio così. Sarebbe bastato scegliere l'opzione. O bianco o nero. Era il regalo che il Capo del Mondo faceva per il Grande Rientro. 
A evitare agli uomini quelle solite angoscianti incivili contraddizioni. 
A evitare sofferenze e compromessi. Vere e proprie perdite di tempo, in questo mondo così ansioso di andare in fretta e bene. 
Opzionare il desiderato. O l'uno o l'altro. Cliccare quì. Decidere la propria vita senza dubbi né ritorni. 
Niente più lotta, dibattito, complicità, contraddizione, *cavol, partecipazione. 
I ragazzi si guardarono in faccia. Non vi fu nemmeno bisogna di parlare. Presero subito l'auto e se ne uscirono dalla città. Altri, molti, fecero come loro. 
Si ritrovarono in collina, pieni di contraddizioni, ma col piacere di discutere. Era da lì che sarebbe ricominciato tutto. Lottare per riconquistare i grigi. Per avere il piacere di cambiarla noi, la realtà. Con le nostre incapacità, ma senza deleghe. 
Chissà quando, ma prima o poi il Capo del Mondo sarebbe stato definitivamente battuto

Bianco o Nero!

Mentre facevo pulizie nella mia ,ormai in disuso, libreria ...ho trovato un raccoglitore che in prima pagina portava uno scritto.Uno scritto che mi ha fatto molto riflettere e ,pur essendo tale raccoglitore molto vecchio,mi sono stupito di quanto in fin dei conti le cose non cambino!
Bianco o Nero:

E così arrivò anche l'epoca in cui il Capo del Mondo decise di togliere i grigi. Ma solo dalle città. I ragazzi non lo seppero subito, i ragazzi erano al mare. Fu quando tornarono. 
Toccò ai ragazzi ritirare la lettera in casella. C'era tanto di timbro del Comune, roba da incuriosire anche loro. 
Incominciava con un fraterno "Caro concittadino". Seguiva una serie diindicazioni sul come. 
E cioè: i cari concittadini avrebbero potuto decidere tra due soluzioni soltanto. O A o B. O bianco o nero. Niente grigi, niente mezze misure. 
Niente cacche di cane e piccioni sul sagrato? Bene, via tutti gli animali dalla città. Non più rondini, neppure un gatto a giocare con il filo. 
Traffico difficoltoso o inquinante? Via tutto. Si torna a camminare. Sei ore a piedi da periferia a periferia. 
Troppa poca luce nelle strade? La città illuminata a giorno. 
Lavavetri? Neanche l'ombra. Una sola razza. tutti gli uomini uguali. Ma uguali proprio: stesso naso, stessa bocca, stesso colore degli occhi. E tutti che ci vedono benissimo, affanculo gli occhiali. 
Obbligo di fare amicizia nei condomìni, dove la gente finalmente si caga. Dirimpettai che ti entrano alle tre di notte soltanto per prendere una bustina di camomilla. Senza bussare. Se qualcuno sgarra e ti ruba mille lire, pena di morte. Se tu ti ribelli e non lo fai entrare, pena di morte. 
Niente grigi. Via i muri. Le case di vetro. Esagerare, via i tetti. 
Basta pioggia che allaga le strade. Non più una goccia. Molto sole. Anche di notte. Sole a svelare ogni angolo della città. 
E donne bellissime, perfette, tutte uguali, identiche. E uomini perfetti e identici alle donne. E le donne agli uomini. 
Lavoro.Tanto lavoro, per tutti. Ventiquattr'ore al giorno. Oppure gioco, uguale. Ininterrotto, fino allo sfinimento. Ma quale sfinimento?? 
Salute totale o morte, mai un dubbio, certezze inequivocabili. 
La lettera diceva proprio così. Sarebbe bastato scegliere l'opzione. O bianco o nero. Era il regalo che il Capo del Mondo faceva per il Grande Rientro. 
A evitare agli uomini quelle solite angoscianti incivili contraddizioni. 
A evitare sofferenze e compromessi. Vere e proprie perdite di tempo, in questo mondo così ansioso di andare in fretta e bene. 
Opzionare il desiderato. O l'uno o l'altro. Cliccare quì. Decidere la propria vita senza dubbi né ritorni. 
Niente più lotta, dibattito, complicità, contraddizione, *cavol, partecipazione. 
I ragazzi si guardarono in faccia. Non vi fu nemmeno bisogna di parlare. Presero subito l'auto e se ne uscirono dalla città. Altri, molti, fecero come loro. 
Si ritrovarono in collina, pieni di contraddizioni, ma col piacere di discutere. Era da lì che sarebbe ricominciato tutto. Lottare per riconquistare i grigi. Per avere il piacere di cambiarla noi, la realtà. Con le nostre incapacità, ma senza deleghe. 
Chissà quando, ma prima o poi il Capo del Mondo sarebbe stato definitivamente battuto


Bianco o Nero!

Mentre facevo pulizie nella mia ,ormai in disuso, libreria ...ho trovato un raccoglitore che in prima pagina portava uno scritto.Uno scritto che mi ha fatto molto riflettere e ,pur essendo tale raccoglitore molto vecchio,mi sono stupito di quanto in fin dei conti le cose non cambino!
Bianco o Nero:

E così arrivò anche l'epoca in cui il Capo del Mondo decise di togliere i grigi. Ma solo dalle città. I ragazzi non lo seppero subito, i ragazzi erano al mare. Fu quando tornarono. 
Toccò ai ragazzi ritirare la lettera in casella. C'era tanto di timbro del Comune, roba da incuriosire anche loro. 
Incominciava con un fraterno "Caro concittadino". Seguiva una serie diindicazioni sul come. 
E cioè: i cari concittadini avrebbero potuto decidere tra due soluzioni soltanto. O A o B. O bianco o nero. Niente grigi, niente mezze misure. 
Niente cacche di cane e piccioni sul sagrato? Bene, via tutti gli animali dalla città. Non più rondini, neppure un gatto a giocare con il filo. 
Traffico difficoltoso o inquinante? Via tutto. Si torna a camminare. Sei ore a piedi da periferia a periferia. 
Troppa poca luce nelle strade? La città illuminata a giorno. 
Lavavetri? Neanche l'ombra. Una sola razza. tutti gli uomini uguali. Ma uguali proprio: stesso naso, stessa bocca, stesso colore degli occhi. E tutti che ci vedono benissimo, affanculo gli occhiali. 
Obbligo di fare amicizia nei condomìni, dove la gente finalmente si caga. Dirimpettai che ti entrano alle tre di notte soltanto per prendere una bustina di camomilla. Senza bussare. Se qualcuno sgarra e ti ruba mille lire, pena di morte. Se tu ti ribelli e non lo fai entrare, pena di morte. 
Niente grigi. Via i muri. Le case di vetro. Esagerare, via i tetti. 
Basta pioggia che allaga le strade. Non più una goccia. Molto sole. Anche di notte. Sole a svelare ogni angolo della città. 
E donne bellissime, perfette, tutte uguali, identiche. E uomini perfetti e identici alle donne. E le donne agli uomini. 

Lavoro. tanto lavoro, per tutti. Ventiquattr'ore al giorno. Oppure gioco, uguale. Ininterrotto, fino allo sfinimento. Ma quale sfinimento?? 

Salute totale o morte, mai un dubbio, certezze inequivocabili. 

La lettera diceva proprio così. Sarebbe bastato scegliere l'opzione. O bianco o nero. Era il regalo che il Capo del Mondo faceva per il Grande Rientro. 
A evitare agli uomini quelle solite angoscianti incivili contraddizioni. 
A evitare sofferenze e compromessi. Vere e proprie perdite di tempo, in questo mondo così ansioso di andare in fretta e bene. 

Opzionare il desiderato. O l'uno o l'altro. Cliccare quì. Decidere la propria vita senza dubbi né ritorni. 
Niente più lotta, dibattito, complicità, contraddizione, *cavol, partecipazione. 


I ragazzi si guardarono in faccia. Non vi fu nemmeno bisogna di parlare. Presero subito l'auto e se ne uscirono dalla città. Altri, molti, fecero come loro. 
Si ritrovarono in collina, pieni di contraddizioni, ma col piacere di discutere. Era da lì che sarebbe ricominciato tutto. Lottare per riconquistare i grigi. Per avere il piacere di cambiarla noi, la realtà. Con le nostre incapacità, ma senza deleghe. 

Chissà quando, ma prima o poi il Capo del Mondo sarebbe stato definitivamente battuto

Bianco o Nero!

Mentre facevo pulizie nella mia ,ormai in disuso, libreria ...ho trovato un raccoglitore che in prima pagina portava uno scritto.Uno scritto che mi ha fatto molto riflettere e ,pur essendo tale raccoglitore molto vecchio,mi sono stupito di quanto in fin dei conti le cose non cambino!
Bianco o Nero:

E così arrivò anche l'epoca in cui il Capo del Mondo decise di togliere i grigi. Ma solo dalle città. I ragazzi non lo seppero subito, i ragazzi erano al mare. Fu quando tornarono. 
Toccò ai ragazzi ritirare la lettera in casella. C'era tanto di timbro del Comune, roba da incuriosire anche loro. 
Incominciava con un fraterno "Caro concittadino". Seguiva una serie diindicazioni sul come. 
E cioè: i cari concittadini avrebbero potuto decidere tra due soluzioni soltanto. O A o B. O bianco o nero. Niente grigi, niente mezze misure. 
Niente cacche di cane e piccioni sul sagrato? Bene, via tutti gli animali dalla città. Non più rondini, neppure un gatto a giocare con il filo. 
Traffico difficoltoso o inquinante? Via tutto. Si torna a camminare. Sei ore a piedi da periferia a periferia. 
Troppa poca luce nelle strade? La città illuminata a giorno. 
Lavavetri? Neanche l'ombra. Una sola razza. tutti gli uomini uguali. Ma uguali proprio: stesso naso, stessa bocca, stesso colore degli occhi. E tutti che ci vedono benissimo, affanculo gli occhiali. 

Obbligo di fare amicizia nei condomìni, dove la gente finalmente si caga. Dirimpettai che ti entrano alle tre di notte soltanto per prendere una bustina di camomilla. Senza bussare. Se qualcuno sgarra e ti ruba mille lire, pena di morte. Se tu ti ribelli e non lo fai entrare, pena di morte. 

Niente grigi. Via i muri. Le case di vetro. Esagerare, via i tetti. 

Basta pioggia che allaga le strade. Non più una goccia. Molto sole. Anche di notte. Sole a svelare ogni angolo della città. 

E donne bellissime, perfette, tutte uguali, identiche. E uomini perfetti e identici. Alle donne. E le donne agli uomini. 

Lavoro. tanto lavoro, per tutti. Ventiquattr'ore al giorno. Oppure gioco, uguale. Ininterrotto, fino allo sfinimento. Ma quale sfinimento?? 

Salute totale o morte, mai un dubbio, certezze inequivocabili. 

La lettera diceva proprio così. Sarebbe bastato scegliere l'opzione. O bianco o nero. Era il regalo che il Capo del Mondo faceva per il Grande Rientro. 
A evitare agli uomini quelle solite angoscianti incivili contraddizioni. 
A evitare sofferenze e compromessi. Vere e proprie perdite di tempo, in questo mondo così ansioso di andare in fretta e bene. 

Opzionare il desiderato. O l'uno o l'altro. Cliccare quì. Decidere la propria vita senza dubbi né ritorni. 
Niente più lotta, dibattito, complicità, contraddizione, *cavol, partecipazione. 


I ragazzi si guardarono in faccia. Non vi fu nemmeno bisogna di parlare. Presero subito l'auto e se ne uscirono dalla città. Altri, molti, fecero come loro. 
Si ritrovarono in collina, pieni di contraddizioni, ma col piacere di discutere. Era da lì che sarebbe ricominciato tutto. Lottare per riconquistare i grigi. Per avere il piacere di cambiarla noi, la realtà. Con le nostre incapacità, ma senza deleghe. 

Chissà quando, ma prima o poi il Capo del Mondo sarebbe stato definitivamente battuto

Bianco o Nero!

Mentre facevo pulizie nella mia ,ormai in disuso, libreria ...ho trovato un raccoglitore che in prima pagina portava uno scritto.Uno scritto che mi ha fatto molto riflettere e ,pur essendo tale raccoglitore molto vecchio,mi sono stupito di quanto in fin dei conti le cose non cambino!
Bianco o Nero:

E così arrivò anche l'epoca in cui il Capo del Mondo decise di togliere i grigi. Ma solo dalle città. I ragazzi non lo seppero subito, i ragazzi erano al mare. Fu quando tornarono. 
Toccò ai ragazzi ritirare la lettera in casella. C'era tanto di timbro del Comune, roba da incuriosire anche loro. 
Incominciava con un fraterno "Caro concittadino". Seguiva una serie diindicazioni sul come. 
E cioè: i cari concittadini avrebbero potuto decidere tra due soluzioni soltanto. O A o B. O bianco o nero. Niente grigi, niente mezze misure. 

Niente cacche di cane e piccioni sul sagrato? Bene, via tutti gli animali dalla città. Non più rondini, neppure un gatto a giocare con il filo. 

Traffico difficoltoso o inquinante? Via tutto. Si torna a camminare. Sei ore a piedi da periferia a periferia. 

Troppa poca luce nelle strade? La città illuminata a giorno. 

Lavavetri? Neanche l'ombra. Una sola razza. tutti gli uomini uguali. Ma uguali proprio: stesso naso, stessa bocca, stesso colore degli occhi. E tutti che ci vedono benissimo, affanculo gli occhiali. 

Obbligo di fare amicizia nei condomìni, dove la gente finalmente si caga. Dirimpettai che ti entrano alle tre di notte soltanto per prendere una bustina di camomilla. Senza bussare. Se qualcuno sgarra e ti ruba mille lire, pena di morte. Se tu ti ribelli e non lo fai entrare, pena di morte. 

Niente grigi. Via i muri. Le case di vetro. Esagerare, via i tetti. 

Basta pioggia che allaga le strade. Non più una goccia. Molto sole. Anche di notte. Sole a svelare ogni angolo della città. 

E donne bellissime, perfette, tutte uguali, identiche. E uomini perfetti e identici. Alle donne. E le donne agli uomini. 

Lavoro. tanto lavoro, per tutti. Ventiquattr'ore al giorno. Oppure gioco, uguale. Ininterrotto, fino allo sfinimento. Ma quale sfinimento?? 

Salute totale o morte, mai un dubbio, certezze inequivocabili. 

La lettera diceva proprio così. Sarebbe bastato scegliere l'opzione. O bianco o nero. Era il regalo che il Capo del Mondo faceva per il Grande Rientro. 
A evitare agli uomini quelle solite angoscianti incivili contraddizioni. 
A evitare sofferenze e compromessi. Vere e proprie perdite di tempo, in questo mondo così ansioso di andare in fretta e bene. 

Opzionare il desiderato. O l'uno o l'altro. Cliccare quì. Decidere la propria vita senza dubbi né ritorni. 
Niente più lotta, dibattito, complicità, contraddizione, *cavol, partecipazione. 


I ragazzi si guardarono in faccia. Non vi fu nemmeno bisogna di parlare. Presero subito l'auto e se ne uscirono dalla città. Altri, molti, fecero come loro. 
Si ritrovarono in collina, pieni di contraddizioni, ma col piacere di discutere. Era da lì che sarebbe ricominciato tutto. Lottare per riconquistare i grigi. Per avere il piacere di cambiarla noi, la realtà. Con le nostre incapacità, ma senza deleghe. 

Chissà quando, ma prima o poi il Capo del Mondo sarebbe stato definitivamente battuto.

Bianco o Nero!

Mentre facevo pulizie nella mia ,ormai in disuso, libreria ...ho trovato un raccoglitore che in prima pagina portava uno scritto.Uno scritto che mi ha fatto molto riflettere e ,pur essendo tale raccoglitore molto vecchio

Bianco o Nero!

Mentre facevo pulizie nella mia ,ormai in disuso, libreria ...ho trovato u

Mondo Malato!

Guardando gli ultimi avvenimenti mondiali mi sono posto delle domande a cui non riesco a dare delle risposte!Tante malattie colpiscono il nostro Pianeta e spesso ci si attiene alla politica del "Non riguarda me"...ognuno pensa che quando si presenta un problema,quest'ultimo debba essere risolto dal figlio,e il problema si tramanda da padre in figlio,di generazione in generazione...Purtroppo nessuno riesce a comprendere oppure fa finta di non comprendere che tale PROBLEMA  potrebbe diventare troppo grande per il figlio e non vi sarà soluzione ed alcuna via di scampo.Allora mi chiedo il motivo della stupidità che porta l'uomo a crearsi da solo i problemi.In molte zone del mondo malattie e catastrofi naturali vengono create dall'uomo stesso,il quale ormai non pensa ad altro che al potere ed ai soldi.L'uomo cerca di progredire,come se stesse cercando qualcosa,come se ci fosse un losco traguardo da raggingere.Ma si!L'uomo tende alla perfezione,però alla luce di ciò mi chiedo (inviterei tutti a farlo) se sia equo il prezzo da pagare per tale progresso.Ma forse in fondo una soluzione l'ho trovata,la causa del male...l'uomo ha una particolare debolezza,quella di volere tutto e subito,usando qualsiasi mezzo e poco conta se qualcuno durante il cammino venga spazzato via.Si pensi alle energie rinnovabili,perchè non si investe in esse???E' più conveniente far uso di petrolio e far girare l'economia intorno a questo sporco business???Per me la risposta è semplice ma per "i potenti della terra" questo gioco pulito non è conveniente...ma d'altronde è nota la stupidità dell'uomo.

Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi.(cit.Albert Einstein )

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Aforismi










 Cosa c’è in un nome? Ciò che chiamiamo rosa anche con un altro nome conserva sempre il suo profumo.
William Shakespeare

 









 La perfezione della tecnologia e la confusione degli obiettivi sembrano, a mio parere, caratterizzare la nostra epoca.
Albert Einstein

prova

Benvenuto!

Oggi il sottoscritto vuole cercare di far crescere questo blog,nato così per caso...forse perchè l'inerzia era troppa o forse perchè la voglia di sapere ,di imparare era tanta...Non so perchè nasca questo blog!Quando qualcuno apre un blog,seguendo un'usanza comune,inizia il primo articolo scrivendo:"Lo scopo di questo blog è...",o altre cose simili.Beh io non so perchè apra questo blog,e non so se sarò costante nell'aggiornarlo,so solo che avevo l'esigenza di aprirlo.
So che potrebbe sembrare un discorso irrazionale ma (lo so di fare una cosa che fanno un pò tutti,ma le citazioni sono un mio debole)"L'irrazionalità di una cosa non è affatto una ragione contro la sua esistenza, ma piuttosto una condizione di questa."[cit. Friedrich Nietzsche]


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